In questa sezione è riportato il territorio abruzzese: una perla di natura del territorio italiano.

Teramo

La città di Teramo, popolata da tempi antichissimi, era il centro principale della popolazione dei Pretuzi. In seguito venne conquistata dal console romano Manio Curio Dentato divenendo municipio. 

Sotto il dominio imperiale conobbe un periodo di grande prosperità, testimoniato dalla costruzione, di templi, terme e teatri.

Teramo fu quasi distrutta nel 1155 ma si risollevò e, sotto la dominazione vescovile, godette di un periodo di relativo benessere testimoniato dall'edificazione della nuova cattedrale di Santa Maria Assunta.

Entrò, già dal 1140, a far parte del Regno di Sicilia sotto Ruggero, e quindi successivamente divenne la "Porta Regni" del Regno di Napoli prima, chiamato poi Regno delle due Sicilie dopo il congresso di Vienna del 1815. Di quest'ultimo Regno seguì le sorti fino al 1860, anno in cui le truppe piemontesi-savoiarde, attraversato il confine del fiume Tronto, penetrarono, senza dichiarazione di guerra, nel territorio del Regno e sconfissero l'Esercito Borbonico. Successivamente, nel 1861, fu proclamata l'Unità d'Italia.

Opera artistica di maggiore pregio della città è il Duomo, la basilica cattedrale di Santa Maria Assunta.

La costruzione del Duomo, iniziata nel 1158, è in stile romanico e, nella parte superiore, assume uno stile gotico. Al suo interno si trovano il prezioso paliotto d'argento di Nicola da Guardiagrele e il polittico dell'artista Jacobello del Fiore.

Dopo gli ultimi lavori di scavo e restauro è stata riportata alla luce, dopo circa 300 anni di oblio, la cripta di San Berardo che, dal settembre 2007 è visibile al pubblico.

Numerose altre sono poi le chiese presenti nell'antico centro storico di Teramo: tra le altre, la chiesa di Sant'Antonio sita in largo Melatini, di fronte ai Portici Savini e alla medievale Casa dei Melatini; la chiesa di San Domenico in corso Porta Romana.

         

 

Costa Abruzzese

La conformazione del territorio presenta una riviera davvero incantevole, con le sue spiagge dorate, basse e sabbiose, che rispecchiano fedelmente la geomorfologia del medio adriatico.

Lungo l'asse costiero, che si estende per circa 60 chilometri, sorgono, da nord a sud, sette città: Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi. Le “sette sorelle” sono pronte ad accogliere chiunque con la bellezza del loro mare, che si fregia di sette bandiere blu, e con l’eccellenza dei loro servizi turistici .

Grazie alla qualità e alla varietà della sua offerta turistica, la costa teramana si conferma un’importante forza di attrazione,  ogni anno su 100 turisti che scelgono la  regione Abruzzo 70 preferiscono per le loro vacanze la costa teramana . Il successo è nella gestione familiare, nella cura e nella diversificazione delle strutture ricettive con alberghi, residence, bed & breakfast, campeggi e villaggi,  a cui si aggiungono gli stabilimenti balneari, sempre più attrezzati con aree sportive e deliziosi ristoranti.

Seguono poi le discoteche, i pub, i disco-bar, l'Acquapark, il Kartodromo e i maneggi a completamento di un'offerta che soddisfa anche le richieste del pubblico più giovane, amante della vita notturna.

         

Ciascun comune esibisce poi un cartellone estivo denso di appuntamenti culturali, cui si aggiungono, grazie alla collaborazione dei borghi collinari, gli eventi di carattere eno-gastronomico che, durante tutta la stagione, permettono ai visitatori di conoscere i prodotti tipici e l’artigianato locale.
Nonostante la sua forte vocazione per il turismo balneare, la costa teramana si rivolge anche a coloro che cercano il contatto con la natura. Per quanti amano i siti naturalistici è sufficiente visitare il tratto di spiaggia tra Giulianova e Roseto degli Abruzzi, selvaggio ed incontaminato, come pure quello di Pineto, dominato dalla presenza di maestosi pini selvatici del Mediterraneo. Natura incontaminata, cui si aggiungono importanti monumenti e pittoreschi borghi da ammirare.

         

 

Montagna

Non meno degno di nota è la montagna con la sua perla nel massiccio del Gran Sasso d'Italia di cui fa parte il Corno Grande (m. 2914) con alcune suggestive valle glaciali come la Val Chiarino, la Valle del Venacquaro ed il Calderone, il ghiacciaio più meridionale d'Europa.

Il Gran Sasso d'Italia è la montagna d'Abruzzo per eccellenza: la maestosità delle sue vette, i ripidi pendii, la forza e la gigantesca essenza della sua natura si espandono su tutte le cime del complesso montuoso.

Il massicio di natura calcarea, quasi dolomitico nel versante teramano, domina imponente tutto il territorio circostante.
Qui, ad oltre 1.400 metri d'altezza, si trovano Prati di Tivo e Prato Selva, mete preferite da turisti e sciatori del centro Italia.

            

E poi ci sono i Monti della Laga, regno di torrenti e cascate - famose quelle della Morricana, delle Scalette, e della Volpara - grazie anche alla presenza di terreni argillosi.

Una natura incontaminata, a tratti lussureggiante e selvaggia. I Monti della Laga “incantano” e affascinano con l’armonioso silenzio dei suoi mille sentieri immersi tra boschi rigogliosi e verdi altopiani, con i suoi colori unici, brillanti d’estate, caldi e avvolgenti d’autunno. 
La vetta più alta è il monte Gorzano a m. 2458 di altezza. Tra queste montagne si trova il più grande bacino artificiale d'Europa: il lago di Campotosto dove gli uccelli in migrazione trovano un sicuro e tranquillo approdo per la sosta durante il loro viaggio.

   

 

Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga

Il Gran Sasso d'Italia e i Monti delle Laga sono immersi nel Parco Nazionale dal medesimo nome: 150.000 ettari di territorio protetto che ne fanno l'area protetta più estesa e preziosa d'Europa, un patrimonio naturalistico-ambientale unico, caratterizzato da una straordinario varieta di flora e fauna.

Nel Parco vivono 2.600 specie vegetali, circa un quinto dell'intera flora europea, ed un regno faunistico che vanta gli animali più rappresentativi dell'Appennino: il lupo, il camoscio d'Abruzzo, l'orso e l'aquila reale.

Un tesoro prodigioso che nasce dal maestoso gruppo del Gran Sasso d'Italia, di cui fa parte il Corno Grande (mt. 2914) con alcune suggestive valli glaciali (la Val Chiarino, la Valle del Venacquaro e il Calderone, ghiacciaio più meridionale d'Europa), per poi addolcirsi su praterie, altopiani, boschi, integrandosi con l'opera millenaria dell'uomo. 

 

Santuario di San Gabriele

Ai piedi del Gran Sasso d'Italia sorge il santuario di san Gabriele dell'Addolorata, tra i più conosciuti in Italia e in Europa. Unarecente classifica lo colloca tra i primi quindici santuari più frequentati del mondo.

Due milioni di pellegrini vi arrivano ogni anno per pregare sulla tomba del giovane studente passionista San Gabriele dell'Addolorata. La sua fama non conosce confini.

Sono almeno un migliaio le chiese a lui dedicate nei vari continenti. Un casello autostradale, ponti, viadotti, piazze,parcheggi, strade, scuole, ospedali portano il suo nome. Migliaia di persone nel mondo si chiamano Gabriele o Gabriella in suo onore. Un santo che attira ogni anno milioni di pellegrini, affascinati dalla sua vita e richiamati dai numerosi miracoli che Dio continua ad operare per sua intercessione.

Il santuario dedicato al giovane santo è divenuto, in questi ultimi decenni, uno dei fenomeni più singolari della religiosità popolare nell'Italia di fine millennio. La fama del santo dei miracoli si basa su una ininterrotta serie di fatti soprannaturali, testimoniati da migliaia di ex voto donati al santuario.

         

Il santuario di san Gabriele si trova nella stupenda cornice del Gran Sasso teramano. I pellegrini arrivano al santuario anche attratti dall'incantevole posizione naturale. Situato ai piedi della catena del Gran Sasso, il santuario gode di un panorama affascinante. Da qui in 15 minuti si può raggiungere il parco nazionale del Gran Sasso, con i suoi estesi boschi e le limpide sorgenti di acqua. In 15 minuti si può raggiungere anche il caratteristico paese di Castelli, famoso nel mondo per la produzione di ceramiche artistiche. Dal santuario in 30 minuti si arriva alla base della funivia di Campo Imperatore (AQ) e da lì si possono raggiungere in breve tempo le moderne sciovie.

 

Castelli

Castelli è un comune sito alle falde del Gran Sasso d'Italia (Monte Camicia) e fa parte di uno dei borghi più belli d'Italia.

Il capoluogo è famoso per la produzione di ceramiche, una tradizione che risale all'inizio del Rinascimento, anche si presume precedente, che è divenuta famosa nel mondo per la qualità del design, ma soprattutto per la finezza della decorazione. Tra i maestri principali si annoverarono, in ordine temporale Antonio Lollo, i Grue e i Gentili. Al primo si deve un pregevole Giudizio di Paride in manganese con ritocchi di giallo, mentre a Carlo Antonio Grue si attribuisce lo stile che rese celebre la maiolica di Castelli con temi mitologici o gruppi di cavalieri armati. 

Il Comune ospita l'interessante e particolare Museo della ceramica nonché l'Istituto d'arte "F. A. Grue".

 

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